La genitorialità, cioè la capacità di formare e prendersi cura della propria famiglia, è una condizione esistenziale che porta con sé domande, dubbi, perplessità (e ricerche online sugli argomenti più disparati).
Una cosa importante da sottolineare a proposito della funzione genitoriale è che di solito, nonostante perplessità e paure, i genitori riescono con efficacia nel loro ruolo. La genitorialità comporta, infatti, l’espressione di uno stile personale. Un proprio modo di essere genitori, che rende capaci di gestire situazioni complesse: sia connesse alla quotidianità, che legate ad eventi traumatici e di crisi.
Genitorialità positiva e competenze
Essere genitore non è un obbligo (e non dovrebbe in nessun caso esserlo). Se il desiderio, libero, di diventare genitore si sviluppa nel corso della vita, lo stile genitoriale ed educativo può comunque esprimersi in maniera personale.
Il modo di intendere l’essere madre, o padre, è connesso alle esperienze vissute; alle emozioni, ai traumi, al cambiamento, alle competenze e risorse che si possiedono e che si desidera mettere in atto. Ma, anche, alla visione culturale e storica di famiglia, al contesto in cui si nasce e cresce.
Lo stile genitoriale aiuta ad esprimere, nel corso del tempo e dell’esperienza, competenze e risorse positive per: stare bene in famiglia; attraversare periodi faticosi; scegliere e mettere in pratica strategie per risolvere i problemi.
Ogni genitore può, inoltre, migliorare in autonomia le proprie competenze di cura, di relazione ed educative. Come? Attraverso l’informazione, la formazione e l’approfondimento. Con libri, articoli, oppure corsi specifici. Uno strumento di auto-formazione che trovo interessante e semplice da leggere è la Guida pratica alla genitorialità positiva di Save the Children
Funzione genitoriale e famiglia in crisi
La famiglia non è un concetto statico: è un’organizzazione viva, che cambia e si trasforma e che richiede una genitorialità consapevole, in grado di evolvere.
Nel corso degli anni, infatti, genitori e figli/e si trovano ad attraversare fasi differenti. In ciascuna di queste fasi del ciclo di vita di una famiglia, vi sono emozioni intense e naturali complessità. Sono complessità legate alla coppia, alla nascita e crescita dei figli, ai ruoli nella vita in famiglia, alle relazioni e alla comunicazione, alle relazioni con parenti più o meno stretti.
Inoltre, cambiamenti imprevisti o eventi traumatici possono mettere a dura prova un nucleo familiare. Ogni famiglia fa esperienza di eventi critici o traumi, con caratteristiche e impatto differenti. Ad esempio, cambiamenti di casa, di lavoro, difficoltà economiche, distacco e perdita, lutti, incidenti, malattie, disabilità, …
La genitorialità implica una funzione di protezione e cura della famiglia che consente di provare a gestire tali eventi nel proprio ruolo di genitore. Ma non è sempre possibile farlo da soli: a volte è necessario fermarsi e avere un aiuto esterno per gestire le difficoltà.
La consulenza psicologica: un aiuto per la genitorialità
Se si sta vivendo un momento di blocco, incertezza o crisi, una consulenza psicologica connessa al tema della genitorialità è una scelta positiva. Una consulenza può essere un valido supporto quando si sente di avere bisogno di aiuto: per cambiare e migliorare le relazioni in famiglia, con i figli, nella coppia.
Iniziare un percorso sul proprio modo di vivere la genitorialità può aiutare a creare uno spazio, individuale o condiviso a due, di riflessione su cosa significhi essere genitore in un particolare momento della vita.
Quando rivolgersi a una psicologa?
Nel mio lavoro di psicologa e psicoterapeuta, mi occupo di accompagnare i genitori verso una maggiore consapevolezza del proprio stile e del modo di esprimerlo nel quotidiano. La consulenza psicologica si realizza in differenti ambiti di intervento:
- Accogliere e sostenere in caso di avvenimenti critici e di forte impatto psico-emotivo legati alla genitorialità. Oppure in seguito a eventi esterni, che possono contrastare la serenità familiare.
- Offrire percorsi di orientamento e sostegno, in caso di difficoltà dei figli. Ad esempio: difficoltà emotive, scolastiche, disabilità, cambiamenti legati alla crescita e all’adolescenza.
- Offrire uno spazio per riflettere sulle difficoltà legate alla vita di coppia e al rapporto con la compagna o compagno. Ad esempio per visioni differenti di genitorialità, oppure divergenze importanti vissute nella quotidianità.
- Sostenere il genitore in caso di difficoltà specifiche di relazione e comunicazione in famiglia, o in caso di difficoltà di relazione con i parenti e con la famiglia allargata.
Hai bisogno di aiuto?
Se ti interessa una consulenza, puoi trovare maggiori informazioni sui miei servizi per la genitorialità e la famiglia, cliccando su questo link.
Inoltre puoi:
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