Questo mese sto pensando se partecipare al Festival Parma Etica, che si svolgerà nella prima settimana di giugno. Si tratta di un festival etico che richiede agli espositori di proporre esclusivamente prodotti per la cui realizzazione sia stato rispettato l’ambiente e non sia stata sfruttata alcuna specie animale. Partecipare come arte terapeuta in un’occasione del genere significa focalizzarsi sull’allestimento e proporre laboratori creativi scegliendo accuratamente i materiali, che dovranno essere 100% materiali artistici cruelty free ed ecologici.
Mi piacerebbe farlo perché vorrei presentare i percorsi di eco art therapy e proporre laboratori per bambini e laboratori per adulti, di arte terapia con materiali artistici ecologici e naturali.
Come spiega il regolamento per la partecipazione, la finalità del Festival è: “aiutare il naturale cammino della società verso una maggiore presa di coscienza per una cultura di completo rispetto della vita e dell’ambiente, in quanto questi valori devono e possono essere patrimonio comune di tutti.”
Il mio punto di vista è: se nella mia vita e nel mio lavoro quotidiano posso ridurre il mio impatto sulla natura in modo semplice, perché non provare a farlo?
Nel percorso di ricerca per realizzare un atelier di arte terapia “verde” ed eco-sostenibile è inevitabile riflettere su ciò che utilizzo. La richiesta del Festival è molto interessante perché mi porta in un mondo per me nuovo: non ho uno stile di vita vegano, ma mi piace saperne di più e capire, perciò questo post vuole essere un modo per conoscere e condividere, anche con te che stai leggendo, un percorso personale di scoperta e informazione.
Cosa sono i materiali artistici cruelty free?
Scoprire nuove cose mi fa riflettere e sensibilizzare in primo luogo me stessa rispetto a quello che utilizzo abitualmente. Il vincolo per la partecipazione al Festival mi spinge a mettere in gioco la creatività, per scegliere un allestimento e cercare materiali artistici cruelty free, in linea con i principi etici di rispetto della natura e delle creature viventi.
Hai mai pensato a cosa viene utilizzato per produrre i materiali artistici che usi abitualmente nel tuo atelier, o ai loro ingredienti?
Personalmente no, non mi sono posta il problema per molto tempo, scegliendo materiali solo in base al lavoro da fare o a quello che mi piaceva di più come resa artistica. Ma informandomi, come sto facendo da quando ho deciso di dare un orientamento ecologico al mio lavoro (e ne parlo qui) scopro che alcuni materiali artistici sono molto poco ecologici, sia nella fase di produzione che in quella di utilizzo e smaltimento, oppure contengono nella loro composizione diverse sostanze di origine animale.
Acquistare i materiali artistici, esattamente come quando si va al supermercato a fare la spesa, significa dunque leggere l’etichetta e orientare di conseguenza il consumo, non solo in base alle nostre esigenze del momento, ma anche con una visione più ampia di impatto ambientale ed ecologico. Ma siccome non li dobbiamo mangiare, l’etichetta dei materiali in questo settore non è sempre indicativa di tutto quello che contengono.
I materiali artistici cruelty free non contengono sostanze o elementi di origine animale, non sono testati su animali e nel loro processo produttivo non è stata sfruttata nessuna specie animale.
Pennelli in pelo, pastelli fatti con cera di api, fogli da disegno trattati con colle non vegetali, tempere all’uovo e inchiostro di seppia non passano il test, insieme ad altri materiali.
Se ti interessa approfondire l’argomento, ci sono alcuni blog online che parlano dei materiali artistici cruelty free e vegan. Ho trovato interessante Emptyeasel, che fornisce indicazioni sui materiali artistici e sulla loro composizione, ma se ne possono trovare anche altri (Experimental guru) e ci sono anche alcune community di artisti su Facebook in cui trovare informazioni, come ad esempio Vegan Art Materials.
Dove trovare materiali artistici cruelty free?
Se decidi che fanno per te, qui sotto indico i link ai siti in cui si possono acquistare alcuni tipi materiali artistici cruelty free. Sono siti che trovo nelle mie ricerche e l’elenco è in costante aggiornamento: se ne conosci altri puoi segnalarmeli con un commento e li aggiungo (grazie!).
Clara says
Complimenti davvero per le tue riflessioni, un articolo interessantissimo!
Estella Guerrera says
Grazie Clara, sono felice che ti sia piaciuta la lettura! Mi piace trovare e condividere spunti, anche per riflettere sul mio modo di fare le cose.